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Sentieristica sul Pollino: considerazioni, critiche e suggerimenti

Sentieristica sul Pollino: considerazioni, critiche e suggerimenti *Relazione presentata alla riunione sulla Sentieristica tenutasi il 27 febbraio alla sede dell'Ente Parco di Rotonda Il documento è condiviso in linea di principio dalle seguenti guide ed esponenti delle associazioni: Giorgio Braschi , Emanuele Pisarra , Giuseppe Cosenza , Nicola Mele ,  Quirino Valvano , Silvio Carrieri (Guide Ufficiali Parco Nazionale del Pollino) Maurizio Lofiego (Guida Ambientale Escursionistica) Enzo Peluso (Forum Stefano Gioia) Francesco Maturo (Presidente Soccorso Alpino Basilicata) 1   Cosa è e cosa non è un sentiero Il presupposto di ogni discussione sulla sentieristica non può prescindere dal chiedersi: “ cos’è un sentiero?” . Una volta tenuta in conto la sua corretta definizione si potrà fare un discorso sulla manutenzione e segnaletica . Definire cosa è qualcosa porta poi necessariamente   e logicamente a definire anche “cosa non è”. Un sentiero è una traccia
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Sul regolamento delle Gole del Raganello a Civita - Lettera di Franco Zunino

  (PEC inviata al Comune di Civita e al Parco del Pollino) La scrivente Associazione ha appreso della recente emanazione del Regolamento di Fruizione delle Gole del Raganello "Gole Sicure", nonché di alcune critiche allo stesso avanzate da associazioni di categoria e/o fruitori [http://paroladiacalandros.blogspot.it/2018/03/a-proposito-del-regolamento-gole-del.html] Appreso che trattasi di un Regolamento "in fase sperimentale", in quanto interessati alla difesa, gestione e fruizioni di aree selvagge, ci permettiamo di avanzare alcune critiche che riteniamo migliorative ed anche rispettose di esigenze particolari per alcuni visitatori. Innanzi tutto si loda l'iniziativa che mira chiaramente ad un miglioramento della fruizione sotto ogni punto di vista, naturalistico, etico e anche a ridurre i rischi di conflittualità ed il verificarsi di situazioni perico

Le variazioni casuali in Darwin

Le variazioni casuali Le implicazioni metodologiche e filosofiche di un concetto centrale della teoria darwiniana* Saverio De Marco Introduzione Il concetto della variazione casuale è alla base dell’impianto teorico darwiniano sulla selezione naturale. In questa tesi vorrei descriverne la sua genesi e le sue implicazioni, avendo come riferimento l’opera più importante di Darwin, L’origine delle specie , rilevarne le critiche a cui fu sottoposta e mettendo in risalto il carattere di innovazione metodologica profonda. Consapevole di addentrarmi in un campo vasto e complesso, una parte di questo lavoro tenterà una breve rievocazione degli studi sulla genetica successivi a Darwin, che consentirono di scoprire le cause della variazione, problema che Darwin aveva lasciato insoluto. Fu però proprio l’ammissione dell’inconoscibilità delle cause che consentì a Darwin di superare gli ostacoli che si frapponevano alla sua teoria e che ne determinò il suo carattere “aperto” all